giovedì 3 maggio 2007

WOZ [04, ... il giorno dopo]


Maletto, 2 Maggio 2007

Tutto sembra diverso il giorno dopo. Sono le otto di mattina, giro tra i negozi di Maletto, recuperando i pannelli fotografici.
Lo tsunami di suoni e colori che fino al giorno prima aveva inondato il paese, ristagna nella quiete di uno scavuzzo che sbuca da un vaso.
Cosa è stato WOZ ora mi è molto più chiaro, anche se occorre riordinare le idee.
WOZ è un laboratorio ma non solo di design. Creatività, incontri, idee sono gli ingredienti di una ricetta da antico speziale; un composto alchemico che trasfigura la percezione dei particolari.
In genere di ritorno da un viaggio a scuola mi facevano fare il tema. Parafrasando Enia “WOZ perché sì e perché no”. Ecco partecipando a WOZ ho imparato che:

1) Esistono le allucinazioni collettive.
2) I torinesi amano bambini e fragole tanto quanto un palermitano adora la cassoeula
3) Un’amicizia nata in rete non è poi tanto virtuale
4) Una saldatrice riesce ad abbronzare almeno quanto una settimana alle Maldive
5) Adoro sentire gridare il mio nome in mezzo la strada
6) Misurando la mia pressione ayurvedica sono un picca
7) Alcune persone nascono colorate
8) C’è chi è capace di farti innamorare della sua scrittura
9) A volte per amministrare un paese occorre avere un cuore matto, matto da legare
10) Basta alzarsi in piedi ed uscire da una porta per far ridere tutti … quasi tutti

Sicuramente di una cosa ho una gran consapevolezza. Ritorno a casa portandomi dietro qualcosa che mi accompagnerà per diversi giorni, qualcosa che sento dentro e che mi dà calore, qualcosa che mi accompagnerà durante le prossime giornate: Un raffreddore ed un mal di gola micidiali!Botta di sale!

2 commenti:

Unknown ha detto...

...e soprattutto "fetiamo" sonno. Puzziamo di sonno, come se non avessimo dormito per una settimana. Woz è anche questo. Ogni anno io mi riprendo da questa specie di embolia dopo una settimana/dieci giorni, perché al Woz è tutto concentrato, tutto compresso, e viverci dentro un solo giorno è come aver vissuto una settimana di attività frenetiche. Per questo, a bocce ferme, dobbiamo riprenderci il sonno "normale".

Bulgakov ha detto...

"Come se non avessimo dormito"?
Kilgore trout io non mi sbilancerei tanto con i "come se".
Ho fatto pace col materasso da un paio di giorni e ancora mi guarda con una certa ostilità.
E' vero quello che scrivi, in questi giorni il "sonno normale" appare come una meta da guadagnare.
Sembra che il torpore sia stato assorbito dalle ossa e dalla carne come una spugna e che ora venga rilasciato molto lentamente, goccia a goccia.