
Come si vede ha fatto il fotografo. Poi ha lasciato segni colorati su alcune tegole ridipinte. Poi ha familiarizzato con tutti, ospiti e riacesi. Totò è così. O, almeno, per quanto io ne sappia Totò è così. Riace, il Woz di Riace e, anzi, quel Woz di Riace è stato un momento molto importante per me e per Totò. Era l'unico outsider, insomma lui e altri due, di tutto il Woz. C'è venuto perché il cuore gli ha detto che così doveva essere, ed è arrivato. Con Totò, fin dal nostro primo incontro "disciplinare", è stata una continua lotta (amichevole) sul "da farsi". Totò vorrebbe scalare tutti i giorni l'Everest in mutande (colorate), e magari dare una mano agli sherpa in difficoltà. E lo fa. Ma i luoghi che frequenta, e che ama, sono mediterranei e la sua poetica è meridiana. Diventerà un buon architetto, dovrebbe solo essere più rigoroso con se stesso. Poi, lì, in quella occasione, ha anche trasformato una trave nel "ferro", che l'anno successivo è diventato... lo vedremo! Ma per conoscere le cose che produce, che continua a pensare e per imparare a parlare come Totò basta cliccare sul link "solecaldo", qui a fianco. Giusto per dire che...

Nessun commento:
Posta un commento